Scritto da admin il maggio - 17 - 2010

Seat lancia sul mercato la terza Ibiza, quella dedicata alla famiglie. La nuova versione si chiama ST, in ordine alla politica di naming delle più recenti wagon di Martorell.

Pur rimanendo compatta, è più lunga di 18 centimetri rispetto alle sorelle a tre volumi a 3 e 5 porte e promette praticità, buone doti di carico nonchè una scelta di motorizzazioni e allestimenti in grado di soddisfare un adeguato spettro di esigenze. Il target è quello delle famiglie giovani che cercano un’auto accessibile, pratica e con un buon bagagliaio. Il che colloca quest’Ibiza in un segmento di mercato piuttosto di nicchia dove non c’è ancora molta concorrenza: parliamo di Peugeut 207 SW, Renault Clio Sport Tour e Skoda Fabia Wagon, che fà si parte dello stesso gruppo automobilistico, ma va inevitabilmente considerata come un’alternativa.

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FUNZIONALE INNANZITUTTO
L’Ibiza ST deriva dalle sorelle a 2 e 5 porte contraddistinte dal cosiddetto “Arrow design” con un frontale particolarmente aggressivo “a freccia”. Il corpo vettura è stato sensibilmente allungato per far spazio al bagagliaio che misura 430 litri (+138), ma è migliorata anche l’accessibilità ai posti posteriori grazie all’adozione di portiere più ampie. La zona posteriore è stata invece ridisegnata privilegiando la praticità di utilizzo del vano di carico la cui soglia d’altezza da terra è contenuta a 59 centimetri. Nell’insieme il design conseguente a quest’evoluzione perde un pò di dinamicità rispetto alle altre Ibiza, ma è tutto sommato equilibrato.
L’impostazione dell’abitacolo dell’Ibiza ST riprende pari pari quella della versione berlina ed è caratterizzata da una plancia piuttosto riuscita sia stilisticamente che da un punto di vista ergonomico. Le materie prime le fornisce sempre la Volkswagen dunque si può criticare ben poco in fatto di qualità, tanto percepita, quanto effettiva di materiali o assemblaggi, come del resto si era già apprezzato per le Ibiza berlina. L’abitabilità è buona per 4 passeggeri anche adulti a patto che non superino il metro e ottanta di altezza poichè la forma discendente del padiglione potrebbe creare contatti con la testa alla testa. Tutt’altro che limitata risulta invece la capacità del bagagliaio dichiarata ai già citati 430 litri, peraltro regolari e ben sfruttabili. Abbattendo lo schienale sdoppiato del sedile posteri (60:40) e sfruttando lo spazio fino al tetto la capacità utile sale a 1.164 litri per un carico massimo di 515 chilogrammi. Non mancano ovviamente gli elementi utili ad organizzare lo spazio come i ganci portaborse e il vano di carico supplementare sotto il pianale (aldisotto del quale c’è la ruota di scorta). Con sovrapprezzo sono poi disponibili ulteriori reti portaoggetti, portabici, portasci e il gancio di traino per il quale Seat dichiara un peso rimorchiabile di 1.200 chilogrammi.

I MOTORI
La nuova Ibiza ST è disponibile in quattro motorizzazioni che sfruttano la più recente banca organi del gruppo Volkswagen. Il fronte benzina è composto da un 1.2 e da un 1.4 rispettivamente da 70 e 85 cavalli. Il primo è evidentemente un pò giusto in fatto di prestazioni. Il 1.4 va meglio ed è in grado di assicurare quel brio in più utile quando si viaggia a pieno carico e si deve affrontare un sorpasso o una salita. I consumi sono contenuti per entrambi e dichiarati rispettivamente a 5,5 litri ogni 100 km per il 1.2 ed a 5,9 litriper l’unità più grande. Subito dopo l’estate la gamma sarà arricchita con il 1.2 TSI che eroga, grazie alla sovralimentazione e all’iniezione diretta, 105 CV. Questo propulsore è il più potente e divertente da guidare fra i benzina, ma anche il più efficiente: Seat dichiara un consumo combinato di 5,3 litri/100 km che scendono a 5,1 scegliendo l’allestimento Ecomotive con sistema stop&start di serie. Scegliendo il TSI è inoltre disponibile l’ottimo cambio DSG a 7 rapporti in grado di migliorare ulteriormente le prestazioni..
I motori diesel TDI sono altrettanti con tre livelli di potenza: l’entry level è il tre cilindri 1.2 TDI da 75 CV seguito dal più corposo 1.6 TDI da 90 o 105 CV. Tutti e tre assicurano sulla carta consumi estremamente contenuti: 3,9 o 4,2 litri/100 km a seconda della cubatura. I 1.6 sono più silenziosi ed evidentemente generosi; vanno preferiti se si impiega l’auto per viaggiare spesso su medie e lunghe percorrenze con famiglia al seguito. Noi consigliamo il 90 CV che consente di risparmiare qualcosa in bollo e assicurazione. Il 1.2 è invece votato ad un uso più cittadino: consuma niente e va il giusto, senza pretese.

GAMMA E PREZZI
Gli allestimenti offerti per l’Ibiza ST sono in tutto quattro, Reference, Style, Ecomotive e Sport. Reference corrisponde alla versione base disponibili per i motori 1.2, 1.4 e 1.2 TDI (12.600, 13.050 e 14.600 euro) e include il minimo indispensabile: ESP, 4 airbag e climatizzatore manuale. L’allestimento più interessante per il nostro mercato è senza dubbio lo Style ordinabile con i motori 1.2 (14.100 euro), 1.4 (14.550 euro), 1.2 TDI (16.100 euro) e 1.6 TDI 90 cv (16.800 euro) che aggiunge i cerchi in lega da 15 pollici, i fendinebbia, l’autoradio con lettore mp3, il computer di bordo e il regolatore di velocità. Discorso a se lo fanno l’Ibiza ST Ecomotive e Sport. La prima, in un’ottica ecologica, è disponibile solo con il 1.2 TDI (15.250 euro – successivamente anche 1.2 TSI) e prevede il sistema stop&start di serie e una gommatura a ridotta resistenza al rotolamento che ne ottimizza consumi ed emissioni inquinanti. L’Ibiza ST Sport è infine un’esclusiva del motore da 1.6 TDI 105 cv (17.640 euro – successivamente anche 1.2 TSI) e include con cerchi in lega da 16″, vetri posteriori oscurati, assetto e sedili sportivi.

Categorie: Novità auto

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